Caso Studio

Rilievi a mezzo SAPR ai fini della Due Diligence Ambientale di Fase 1

Committenti

Società Privata.

Obiettivi

La Due Diligence Ambientale (DDA) ha come obiettivo l’esecuzione delle attività finalizzate all’individuazione delle passività ambientali che gravano su proprietà acquisite o da acquisire di cui non si conosce lo stato ambientale e che possono incidere sul costo di compravendita di terreni per lo sviluppo dei progetti previsti. La DDA consente di tutelare il soggetto interessato in quanto permette di dare un peso alle criticità ambientali presenti, quantificando con una stima di massima gli eventuali costi che potrebbero derivare dalla gestione di tali criticità e dal ripristino ambientale del sito. Inoltre, in caso di accertate passività ambientali, il soggetto interessato viene messo al corrente di eventuali iter normativi che dovessero essere attivati e relative tempistiche per la conduzione dei relativi procedimenti.

Una DDA deve sempre iniziare con uno studio approfondito del territorio circostante e della storia del sito in esame, in particolare per le attività svolte prima degli anni ‛80-‛90, spesso

contraddistinte da una limitata sensibilità ambientale e da un relativo contesto normativo ancora poco sviluppato.

I passaggi principali secondo i quali si sviluppa una DDA sono i seguenti:

  • Studio del territorio;
  • Ricostruzione storica dell’attività produttiva;
  • Valutazione delle prescrizioni autorizzative relative all’attività svolta;
  • Identificazione delle passività ambientali associate a contaminazione delle matrici ambientali suolo, sottosuolo e corpi idrici, presenza di rifiuti o di materiali contenenti amianto;
  • Identificazione delle non conformità con conseguente indicazione delle azioni correttive da adottare e preventive ai futuri sviluppi;
  • Quantificazione in termini economici delle non conformità e/o passività riscontrate.

Esecutore

Mezzi impiegati

Descrizione intervento

Le attività di DDA sono state eseguite in due fasi, Fase I e Fase II.

La prima fase si basa su uno studio documentale d’ufficio degli atti forniti dal committente riguardanti l’area e/o delle informazioni reperibili da fonti disponibili. In questa fase è previsto  anche un rilievo aerofotogrammetrico ad alta risoluzione di dettaglio presso il sito a mezzo SAPR (Sistema Aeromobile a Pilotaggio Remoto) con restituzioni finali finalizzate a una prima macro valutazione della conformità e/o passività ambientali (es. esame delle coperture presenti e di aree con anomalie topografiche e presenza di rifiuti soprassuolo) ciò è propedeutico alla programmazione della Fase II, durante la quale vengono generalmente eseguite apposite indagini dirette e/o indirette sulle matrici ambientali, analisi, campionamenti in loco, al fine di identificare nel dettaglio le eventuali non conformità e relative azioni correttive.

Per la fase di sopralluogo e rilievo è necessario avere il consenso della proprietà per l’accesso alle aree.